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Recensione: "La pratica rende perfetti" (Serie Housemates #3) di Jay Northcote

Titolo: La pratica rende perfetti 
Titolo originale: Practice Makes Perfect 
Serie: Housemates #3 
Autore: Jay Northcote 
Ambientazione: Inghilterra 
Cover design: Garrett Leigh 
Traduzione: Sara Benatti 
Genere: Contemporaneo 
Formato: E-book  
Pagg.: 227 
Prezzo: 2,99 € 
Data di uscita: 15 Giugno 2017 
Link per l'acquisto: Amazon  

Sinossi
Fare esperienza con il ragazzo della porta accanto sembra un'idea grandiosa... finché i confini non si sfumano. 

Dev, uno studente di fisica del primo anno decisamente geek, non ha nessuna esperienza sessuale ed è deciso a cambiare la situazione il più in fretta possibile. Dopo un brutto inizio nella residenza del campus, sta cominciando il trimestre estivo con dei coinquilini diversi e un nuovo piano d'azione. 
Ewan vive nella porta accanto. È giovane, libero e single, e non vuole che le cose cambino. Quando delle circostanze imbarazzanti li fanno incontrare si offre di aiutare Dev in camera da letto in cambio di ripetizioni di matematica, e lui coglie l'occasione al volo. 
Mettono il segno di spunta alle righe della lista di Dev, ma quello che era cominciato come un perfetto accordo senza conseguenze si trasforma in qualcosa di più complicato, man mano che i loro sentimenti reciproci cominciano a crescere. Se intendono trasformare le loro lezioni sul sesso in qualcosa di più permanente devono prima capire che cosa provano l'uno per l'altro, prima di arrivare alla fine della lista di Dev. 

Questo è il terzo libro della serie Housemates. Ma è una storia autoconclusiva, e si può leggere anche da solo. 

Recensione 
Con questo libro siamo arrivati al terzo appuntamento della serie Housemates. Dopo Jez e Mac, Josh e Rupert, facciamo la conoscenza di Dev e Ewan.
La trama de "La pratica rende perfetti"stuzzica l’interesse e, durante la lettura, ci fa scoprire e provare molteplici emozioni, grazie anche a due ragazzi che, con il loro candore, la loro sincerità e una tenera inesperienza, ci accompagnano in quello che, per entrambi, sarà un passo decisivo verso la formazione e la vita adulta. 

Dev è uno studente di fisica e genio della matematica. Tanto eccelle in queste materie, quanto è un disastro nelle relazioni interpersonali. Studiare è per lui semplice, ma anche leggere un libro su come socializzare non lo aiuta in questo campo. Fissato con le “to do list” (un aspetto che mi ha fatto sorridere per l'ossessiva accuratezza con cui sono stilate), le scrive dappertutto, impegnandosi a metterle in atto e spuntando, volta per volta, tutte le voci. Ed è proprio per una di queste voci che Ewan, suo vicino di casa incontrato casualmente, si avvicina a Dev, spingendolo ad approfondire la loro conoscenza.
Le lezioni di statistica sono una passeggiata rispetto a quelle che permettono di fare esperienza dal punto di vista sessuale, soprattutto quando entrano in gioco altre dinamiche, quali i sentimenti.
Per entrambi scatta un’attrazione che va al di là del sesso, il desiderio di diventare qualcosa di più, di poter condividere altri giorni da passare insieme, sognando un’evoluzione del loro rapporto. Desideri che temono di esprimere per non perdere quello che stanno vivendo e che diventano palesi agli occhi degli amici, che fanno da contorno alla loro storia e che li spronano a non lasciarsi sfuggire l’occasione. I protagonisti dei precedenti libri, infatti, lo sanno benissimo, avendo vissuto le stesse titubanze, e con i loro consigli, infondendogli il coraggio necessario, li aiutano a consolidare la loro relazione e a realizzare il loro sogno. Perché per Dev e Ewan loro rappresentano un traguardo che vorrebbero per se stessi, un rapporto solido e pieno d’amore, tangibile dai loro sguardi e gesti. Ritrovarli, dopo aver letto le loro storie, liberi da ogni problema e ancora più innamorati, è un piacere anche per noi lettori.
Dev e Ewan sono due ragazzi che fin dal principio hanno la capacità di rapirti il cuore, riempiendolo di tenerezza. Le loro azioni, anche goffe in certe situazioni, sono in grado di farti sorridere, i loro dialoghi sono uno spasso, perché Dev è come un giovane gentiluomo che sembra uscito dal passato e Ewan non può far altro che sorridere con affetto alla sua originalità e innamorarsene. Ed Ewan, lo scozzese rosso di capelli e dagli occhi tendenti al dorato, ci conquista con il suo carattere solare e il forte senso di protezione verso l’oggetto dei suoi desideri. 
Dolci e divertenti gli approcci, ottimi i dialoghi, ma soprattutto incantevoli le parti in cui, grazie al doppio pov, ci soffermiamo con lo sguardo di uno dei protagonisti sull’altro, avvertendo la fiamma non solo del desiderio ma, principalmente, del sentimento che sta crescendo in loro, dove la bellezza di un paesaggio è pari a quella del volto che lo sta ammirando.
"La pratica rende perfetti" è un romanzo di formazione, ben tradotto, che ci parla di desideri nascosti, di propositi e insicurezze e che l’autore riesce a rendere in modo impeccabile, senza estremizzare le situazioni: un percorso fatto di piccole conquiste e gioie che, sommate, diventano quello che ci porta sulla strada per diventare adulti, prendendo coscienza delle nostre potenzialità e raggiungendo quella sicurezza che ci fa vedere il mondo con occhi diversi, con meno timore, grazie a nuovi amici sinceri (altra voce della lista di Dev) e avendo accanto il ragazzo che si è sempre sognato.
Avendo letto anche i precedenti, questo terzo capitolo della serie è, secondo me, quello più riuscito finora, un piccolo gioiello da annoverare tra i libri da rileggere, quando si sente la necessità di quella dolcezza che scalda e fa bene al cuore. In due parole, semplicemente perfetto. 


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1 Commenti

  1. Credo che il primo sia il migliore della serie, anche questo non è male, il peggiore dei 3 decisamente il secondo della serie

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