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Recensione: "Moto perenne" di Gene Gant

Titolo: Moto perenne
Titolo originale: Always leaving
Autore: Gene Gant 
Traduzione: Ciro Di Lella 
Editore: Triskell Edizioni 
Genere: Young Adult/Contemporaneo 
Pagg.: 165 
Data di uscita: 14 luglio 2017  
Link per l'acquisto: Triskell - Amazon

Sinossi 
Dopo essersi svegliato all’improvviso nel bel mezzo di un bosco, Jason Barrett si ricorda solo una cosa: il proprio nome.
Spaventato e paranoico, inizia a spostarsi di città in città, senza mai fidarsi di nessuno. Passano mesi prima che riesca a formare un legame sincero con un ragazzo della sua età, che Jason aiuta in un momento di difficoltà nel parco della cittadina di New Hanover.
Ravi Mittal non sa chi sia il suo aitante cavaliere, ma New Hanover è una città piccola ed è facile ritrovarsi. Come ringraziamento per la sua gentilezza, Ravi vorrebbe aiutarlo a risolvere il mistero del suo passato. Durante le loro ricerche, Jason inizia a sentirsi a casa. Con Ravi è a suo agio e ha nei suoi confronti un sentimento mai provato prima.
Ma i pregiudizi del padre di Ravi riguardo Jason, afroamericano, minacciano di distruggere quello che sta nascendo tra i due… sempre che non ci pensi prima il mistero che avvolge il ragazzo. 

Recensione
I miei 15 anni sono passati da un po' ma "Moto Perenne", edito da Triskell Edizioni, mi ha fatto piacevolmente rivivere quel periodo della mia vita, soprattutto la genuinità delle emozioni, lo stupore della scoperta, le prime cotte, gli sguardi rubati, il cuore che comincia a palpitare in un modo sconosciuto ed elettrizzante, il primo bacio.
Gene Grant, davvero un bravo autore per la prima volta tradotto in Italia, ci racconta la storia di due ragazzi che si incontrano, si conoscono e si innamorano, vivendo un amore totalizzante tipico dell'adolescenza. Questo libro, però, presenta una particolarità: Jason, uno dei protagonisti, è un ragazzo che non ricorda nulla di se stesso. 

Jason Barrett è un nomade, non ricorda chi è né da dove viene, sa solo che deve fuggire, che non può fermarsi in nessun luogo: dentro di sé sente il bisogno di andare, di camminare, di non mettere radici. 
Jason vaga in solitudine da molto, tra i mille pericoli della strada, fino a che non arriva a New Hanover, una cittadina tranquilla dove trova una parvenza di normalità: una gentile padrona di casa che lo tratta come uno figlio e un lavoro stabile nella caffetteria del paese. La voglia di fuggire è sempre lì, sotto le ceneri, e lo sprona a ripartire, fino a quando non incontra Ravi.
Ravi Mittal è un talentuoso ragazzo figlio di immigrati indiani che affronta la vita come una sfida, vuole eccellere in tutte le attività che intraprende, che siano scolastiche o sportive, e quando incontra per caso questo aiutante ragazzo afroamericano decide che deve conoscerlo e diventare suo amico.
Jason e Ravi si avvicinano e si innamorano, e Jason finalmente comincia a sentirsi più sicuro di sé e della sua vita, anche se rimangono in sospeso tanti punti oscuri da svelare.

"Moto Perenne" è un romanzo a due facce: se nella prima l'autore ci fa conoscere la vita dei due giovani protagonisti e dei loro amici, nella seconda la narrazione vira decisamente su toni più noir e il lettore comincia a capire che nel passato di Jason si nascondono eventi dolorosi, che porteranno a situazioni pericolose.
Gene Gant riesce a descrivere con grande abilità le paure, le emozioni e le sensazioni che accompagnano l'adolescenza, il timore di non essere accettati dal cerchio amicale, di essere etichettati come diversi, le incomprensioni con i genitori, il non sentirsi ascoltati, ma anche la dolcezza del primo amore, dei primi baci.
Ravi è un ragazzo che avverte in sé la "diversità" sia per le sue origini che per il suo orientamento sessuale ma non ha mai nascosto nulla di sé, perché Ravi è coraggioso e non si è mai vergognato, lavora senza sosta per emergere e per dimostrare di essere uguale agli altri. 
Jason, con il suo passato burrascoso alle spalle e l'amnesia che lo costringe a vivere solo il presente, si sente attratto dalla voglia di vivere di Ravi e grazie al loro intenso rapporto ritorna alla vita. 

I personaggi secondari — le amiche e i genitori di Ravi, la padrona di casa di Jason e la sua ex compagna —, tutti delineati con chiarezza, l'ottima traduzione, la trama non scontata, la scrittura brillante, i dialoghi ben costruiti e le descrizioni precise fanno di "Moto perenne" un libro che consiglio, assolutamente, di leggere. 

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