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Recensione: "I Salvatori di Oestend" (Serie Oestend #2) di Marie Sexton

Titolo: I salvatori di Oestend 
Titolo originale: Saviours of Oestend 
Serie: Oestend #2 
Autrice: Marie Sexton 
Trad.: Rita Demaria 
Editore: Triskell Edizioni 
Genere: Paranormal/Fantasy, cenni di dubbio consenso 
Pagg.: 301 
Data di uscita: 3 ottobre 2017 
Link per l'acquisto: Triskell - Amazon

Sinossi 
La vita nella prateria non è mai stata facile, ma ora Oestend stessa sembra determinata ad autodistruggersi.

Esiliato dal BarChi dall’uomo che ama, Dante Pane deve trovare il modo di rimettere in piedi la propria vita e ricucire i brandelli del suo cuore spezzato. Incapace di amare le donne, terrorizzato dall’idea di amare gli uomini, Dante non vuole altro che un po’ di pace.

Ma a Oestend non c’è pace che tenga.

La nuova casa di Dante puzza di morte, l’uomo non riesce a tenere in riga i propri aiutanti, e la nuova cuoca sembra aver preso possesso della sua dimora. Come se non bastasse, strani avvenimenti cominciano a imperversare per la prateria: animali morti, clima impazzito e voci portate dal vento. Dante è determinato a resistere, ma presto gli diventerà chiaro che la posta in gioco è molto più alta del suo ranch. L’intera Oestend è a rischio, a meno che qualcuno non rimetta le cose a posto.

Con l’aiuto dei suoi fedeli aiutanti, Frances e Simon, e gli sforzi di vecchi e nuovi amici, Dante lotterà per la propria vita, la sua casa e il cuore della persona che ama. 

Recensione
Ritornare a Oestend è sempre un'avventura emozionante, un viaggio in una terra selvaggia, che racconta di un popolo che ormai non esiste più, se non sotto forma di spettri, scenario di storie tramandate e popolata da uomini e donne che, giorno dopo giorno, la vivono, amandone bellezza e insidie. 

Dante è stato allontanato dal ranch in cui ha vissuto tutta la sua vita. Il BarChi non gli appartiene più. I suoi atteggiamenti, dettati dalla gelosia e dall’invidia, gli hanno fatto perdere per sempre l’uomo che ama in segreto da quando era ragazzino, Deacon, fratello acquisito, amante, la persona che, fino alle frustrate di suo nonno Pane, ha rappresentato tutta la sua vita. Ma Deacon lo aveva perduto già allora, a causa della vergogna che suo nonno gli ha instillato, amara come il veleno, dolorosa come una ferita che non si è mai rimarginata. Durante il suo viaggio verso la sua nuova casa, il ranch Austin, in cui ha perso la vita anche il fratello Brighton con la sua famiglia, tenta di farsi portare via dagli spettri ma neppure loro lo desiderano. Vuoto, solo e inutile. Il terribile odore della morte che ancora, dopo settimane, aleggia nell’aria del ranch non è tanto diverso dal senso di morte che ha nel cuore.
Simon e Frances sono con lui, due degli aiutanti del BarChi che, con Dante, cercano di riportare alla vita quel luogo ormai nefasto. Di ritorno dalla città, Simon ha con sé nuovi aiutanti e una donna, Cami, l’unica in quel luogo abitato da soli uomini. Una donna causa guai e complica solo l’esistenza. Eppure, basta poco perché la sua presenza diventi importante per tutti loro e soprattutto per Dante. Dividere il tetto con un’altra persona, con Cami, così diversa da tutte le altre donne, arguta, divertente, sempre pronta a trovare una soluzione e soprattutto con quell’eterno sorriso sulle labbra, rappresenta per Dante la riscoperta della bellezza del focolare domestico, la semplicità e la serenità della compagnia davanti a un camino acceso, a raccontare storie di vita e leggende. Cami è unica, misteriosa e assolutamente perfetta. Incanta Dante, guarisce il suo cuore e allontana il sogno di un amore idealizzato e in realtà mai vissuto né con pienezza né con coraggio; quello stesso coraggio che Cami riesce a tirare fuori, liberandolo dalla vergogna e dall’odio che ha sempre provato verso se stesso.
I Salvatori di Oestend, edito da Triskell Edizioni, però, è anche la storia di Simon, legato, poco meno che ventenne, alla promessa — fatta a sua moglie dopo la sua morte — di non cercare più l’amore. Simon ha ceduto al piacere ma la vergogna e il disprezzo per questa sua debolezza lo accompagnano, tanto da avere rinunciato definitivamente alle donne. Una promessa che però non riguarda gli uomini, gli fa notare Frances, che da tempo gli è diventato caro come un fratello e che ha visto questo ragazzo crescere e diventare un giovane uomo forte, determinato e non più impaurito e succube degli eventi. 
Frances ha il sole dentro, che brilla nei suoi occhi azzurri e nel suo sorriso, e Frances non è per nulla disposto a perdere Simon: lo ama da quando lo ha preso sotto la sua ala protettiva e lo ha aiutato a crescere e a credere in se stesso. Un amore che, all'inizio, Simon non riesce a ricambiare, perché non attratto dagli uomini, ma che diventa passo dopo passo qualcosa di più profondo e che va al di là del genere di appartenenza, un sentimento che non ha bisogno di vedere un corpo ma di percepire quello che alberga nel cuore di un essere umano, nel cuore di Frances, l’unico partner che Simon vuole avere al suo fianco fino alla fine dei suoi giorni.
Ma questo libro è anche la storia di Oestend e di tutte le persone che vivono su questa terra, che si ribella agli uomini con eventi inattesi, incredibili e inspiegabili, tanto da riportarli al luogo in cui questa storia ha avuto inizio. Come hanno sempre sostenuto gli Ainuai, del resto, tutto è connesso. E allora sarà come il ritorno del figliol prodigo, Dante, che si era sentito rifiutato ed è, invece, riaccolto dal padre Jeremiah a braccia aperte, mentre questi gli chiede perdono per non averlo difeso dal proprio, di padre. E sarà, purtroppo, anche la storia di un genitore che offre del denaro a chiunque gli riporti il figlio fuggito da casa, un padre ottuso e intollerante, incapace di accettare la carne della sua carne. Sarà anche il ritrovarsi insieme dopo tanti anni nella speranza di ricostruire un rapporto, un tempo meraviglioso, che un uomo ha distrutto in passato, chiedendosi come sarebbe andata senza quella inutile crudeltà, ma consapevole che ormai il presente è comunque perfetto e il futuro si prospetta ancora più roseo. Un futuro che per realizzarsi ha bisogno che ogni cosa ritorni nella giusta prospettiva e che tutti, vivi e morti, possano finalmente vivere in una pace ritrovata. Un altopiano lontano dai ranch, nelle Terre Selvagge, dove sei vite divideranno il magico tè di Olsa e si uniranno in un canto, perché ogni cosa si ricongiunga al proprio destino e al luogo di destinazione: qualunque cosa accada, gli Ainuai continueranno a vivere nei loro discendenti rimasti in vita e nelle storie che le generazioni si tramanderanno, perché solo così i loro insegnamenti dureranno per sempre. In quelle Terre Selvagge che hanno insegnato, a chi le vive, cosa sono la famiglia, la fratellanza e l’amore, che tutto unisce in una sola vita, una sola terra, un solo sogno e un solo desiderio. 

Ho amato il primo volume di questa serie, esprimendo nella recensione al primo volume Il Canto di Oestend (clicca qui) i miei complimenti a Marie Sexton per aver creato un mondo così originale, pieno di insidie ma al tempo stesso anche pieno di fascino. I salvatori di Oestend non solo ci riporta in questo mondo, ma ci invita a viverlo nella sua profondità, nel suo intimo, nel vero significato che racchiude: nella terra e il Vecchio Popolo, che ancora una volta dimostra la sua essenza progressista rispetto al mondo civilizzato, che lo ha decimato senza pietà; nella storia di Dante e Cami, di Simon e Frances, di Deacon e Aren, sei protagonisti perfettamente caratterizzati, così diversi l’uno dall’altro ma così simili nei sogni da realizzare. È la memoria che non morirà mai, quella che ci invita a riflettere sul mondo civilmente avanzato e vissuto da noi lettori ogni giorno, che ci chiede di aprire gli occhi, di essere ciechi, come Olsa, per vedere al di là dei pregiudizi, dei limiti imposti, al fine di comprendere che ogni cosa è connessa, che non esistono dicotomie, perché le sfaccettature sono infinite come tutto quello che si trova tra la terra e il cielo, come l'amore che ha veramente in sé tutti i colori dell’arcobaleno.
Un libro meraviglioso, imperdibile e, ancora una volta, non posso che dire grazie a Marie per aver creato qualcosa di così unico e perfetto.

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