Advertisement

Responsive Advertisement

Recensione: "Tempesta" (Serie Playing the Fool #3) di Lisa Henry & J.A. Rock

Titolo: Tempesta 
Titolo originale: Tempest 
Serie: Playing the Fool #3
Autrici: Lisa Henry & J.A. Rock 
Editore: Triskell Edizioni 
Trad.: Mariangela Noto 
Genere: Poliziesco/Contemporaneo 
Pagg.: 196 
Data di uscita: 20 luglio 2018
Link per l'acquisto: Triskell - Amazon

Sinossi 
Qualcosa di sinistro sta per accadere.

L’agente dell’FBI Ryan “Mac”McGuinness e il truffatore Henry Page sono di nuovo in fuga. Questa volta sono diretti là dove tutto è cominciato: Altona, nell’Indiana. Popolazione: alcune capre. Henry non è affatto contento di doversi nascondere nella fattoria McGuinness, ma non ha altro posto dove andare.

Mentre Mac combatte per riabilitare il proprio nome e Henry cerca di decidere da che parte stare, un fantasma dal passato minaccia di distruggere ogni cosa. E non è neanche la sola tempesta all’orizzonte. Tagliati fuori sia dal lato buono che da quello cattivo della legge, Henry e Mac devono sopravvivere basandosi esclusivamente sul loro fragile rapporto.

Se Henry riuscisse finalmente rivelare a Mac chi si nasconde dietro tutte le sue maschere, i nostri eroi potrebbero forse avere una possibilità di sconfiggere le forze che cospirano contro di loro. Il vero amore non ha mai vita facile, ma per loro due potrebbe essere davvero l’unica speranza di sopravvivere. 

Intervista a Lisa Henry e J.A. Rock: clicca qui
Volumi che compongono la serie Playing the Fool
I due gentiluomini di Altona (Serie Playing the Fool #1): recensione - clicca qui 
Il mercante di morte (Serie Playing the Fool #2): recensione clicca qui 

Recensione 
Chi ha letto le mie recensioni sui volumi precedenti di questa serie, sa quanto io adori Mac e Henry. Una coppia improbabile, partendo dal fatto che uno è un poliziotto e l’altro un delinquente: due uomini così diversi tra loro che si azzannerebbero ogni dieci minuti ma legati da un amore innegabile, quasi sempre in equilibrio precario. È quel tipo di amore che va oltre i difetti della persona amata, anzi, si amano quegli stessi difetti, come la parlantina sconclusionata di Henry e la sua tendenza a fuggire. "Tempesta" è proprio incentrato sull'approfondimento, da parte dei protagonisti, dei loro sentimenti. 

Di nuovo in fuga, Mac e Henry sono costretti a nascondersi nell'unico luogo sicuro che conoscono: la fattoria McGuinnes, ad Altona – dove tutto è iniziato. 
Mac è impegnato a capire chi vuole incastrarlo e perché, e anche a fare attenzione a un Henry del tutto diverso, più irritato e nervoso, sicuramente spaventato, che non fa altro che brontolare e battibeccare con la sorella, Viola. Non è certo uno dei momenti migliori della sua vita. Né una situazione facile.
Dal canto suo, Henry deve ancora fare i conti con i sensi di colpa per ciò che è successo a Viola e con tutti i suoi alter ego, con la sensazione di essere un fallito e con l’inspiegabile desiderio di avere una vita diversa. Magari, proprio insieme a Mac. Perché, lo sappiamo tutti, Henry non è semplicemente un truffatore. C’è un motivo, serio, se la sua vita ha preso una simile direzione e se la sua anima è spezzata, nonostante cerchi, con il suo sorriso sfrontato e la sua parlantina, di nasconderlo. 

E perché il suo cervello traditore a volte sperava che Mac continuasse con le domande? Che fosse lui ad abbattere il muro che Henry aveva eretto tra il passato e il presente. 

In questo terzo e purtroppo ultimo volume conosciamo molto di più Sebastian. Siamo davanti a una continua alternanza: in alcuni momenti leggiamo di Henry, in altri Sebastian prende il sopravvento. Anche Mac, ora, riesce a comprendere quando diventa l'uno e quando l’altro, e a intravedere le crepe di Henry. 
Devo ammettere che proprio Mac mi ha stupita, e sembra che in questo volume i due ruoli si scambino. Mac si mostra molto comprensivo e paziente, addirittura riesce ad ammettere, con se stesso, i sentimenti che prova per quel ragazzo più giovane di lui, dalla bocca larga e la passione per Shakespeare e i travestimenti. Non fa pressioni a Henry, sa bene quanto questi sia vulnerabile e, in fondo, fragile. Tutto ciò che gli chiede è la sincerità, proprio ciò che a Henry fa più male e paura. 
 
‹‹E se ti mentissi ancora?››” il cuore di Henry martellava come impazzito. ‹‹Te ne andresti?››Mac gli accarezzò il fianco. ‹‹Tu provaci, ok?›› 

Mac ha imparato a conoscere Henry, ora. Sa che quando parla a vanvera e lo provoca significa che è nervoso. Sa che ha paura e che i sensi di colpa lo divorano dall'interno e che, anche se non lo ammette, è legato a lui. 
Anche Henry lo sa. Sa di provare dei sentimenti per Mac, sentimenti confusi, che lo turbano. Mac è l’unico uomo di cui si fidi, l’unico a cui potrebbe rivelare ciò che ha dovuto affrontare da piccolo, ma come potrebbe mai avere una relazione? Lui, un truffatore che ha vissuto un’infanzia che cerca in tutti i modi di dimenticare, che tutto ciò che sa fare è fuggire, sviare discorsi, ignorare la realtà. Lui è Henry. Sebastian non esiste più, non può esistere. I demoni del suo passato ritornano, i sentimenti che prova per Mac lo spaventano, e, di certo, il pericolo che sia lui che l’agente stanno affrontando non rende tutto più semplice. Inoltre, vivere temporaneamente con la deliziosa famiglia McGuinnes, affettuosa e dalla mentalità aperta, non fa altro che alimentare le sue paure e insicurezze.
Le indagini si infittiscono, si fanno sempre più complesse e ricche di misteri, i nostri due uomini non sanno più di chi potersi fidare, eppure, trovano il modo, tra tempeste, case abbandonate, fughe, tradimenti e pericoli, di confidare le proprie paure, di essere sinceri, di ammettere e accettare ciò che provano. 

Sono stata piacevolmente colpita per quanto riguarda l’aspetto investigativo. Alcune parti sono state un vero colpo di scena e altre mi hanno spezzato il cuore. Mi è sorto un dubbio, nel corso della lettura, che sono stata felice si sia rivelato errato.
Ho apprezzato lo spazio dato sia a Viola — sempre pronta, nonostante il suo ritardo mentale, ad aiutare Sebby — sia al rapporto dei due fratelli. Mi è piaciuta molto la famiglia di Mac, e sono contenta di avere avuto la possibilità di conoscere Ana, Ian e la piccola Cory.
Di "Tempesta" mi è piaciuto tutto: la maturità di Mac, che, a modo suo, è riuscito ad aggiustare le crepe di Henry, e il coraggio di Henry di affrontare, e superare, i suoi demoni. Ho adorato ogni loro scena insieme — da quelle più divertenti a quelle più romantiche —, lo sviluppo della loro storia, delle indagini e il finale, che, a dire il vero, mi aspettavo. Non per questo mi è piaciuto di meno, anzi.
Mac e Henry sono due personaggi che non si possono non amare, sono diversi ma si incastrano alla perfezione come due pezzi di un puzzle. 
Grazie allo stile frizzante e dinamico delle autrici e alla loro capacità di amalgamare meravigliosamente la parte investigativa e quella sentimentale, scene simpatiche, romantiche e dolorose, "Tempesta" ha esaudito ogni mia aspettativa. 
La coppia più improbabile di cui abbia mai letto ha il suo lieto fine, e sono veramente felice per entrambi, come se li conoscessi davvero, come se avessi fatto parte della loro storia, e questo è tutto merito della bravura di Lisa Henry e J.A. Rock
Mac&Cheese si sono impossessati di un pezzettino del mio cuore, li ho amati sin dalle prime pagine. Mi mancheranno, ma sono orgogliosa di loro. 

Posta un commento

0 Commenti