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Recensione: "Non giocare con il mio cuore" (Serie Loving Jay #2) di Renae Kaye

Titolo: Non giocare con il mio cuore
Titolo originale: Don't twunk with my heart
Serie: Loving you #2
Autrice: Renae Kaye
Trad.: Chiara Fazzi
Casa Editrice: Triskell Edizioni
Genere: Contemporaneo 
Pagg.: 230
Data di uscita: 12 luglio 2019
Link per l'acquisto: Triskell - Amazon

Sinossi 
Kee Smith non è più sicuro della propria identità. Sa chi era una volta: il figlio trascurato dai genitori, che ha scelto un lavoro da operaio solo perché era quello che nessuno si aspettava; il bottom sottomesso a cui piacciono i tipi sportivi e grossi, che lo mettono al suo posto; il twink raffinato e alla moda che fa festa per tutta la notte. Ma, dopo che il suo ex ragazzo lo ha picchiato e insultato, Kee si è ritirato dalla scena sociale.
Dopo un anno di assenza, Kee è tornato, ma ancora non sa bene quale sia il suo posto. Un amico gli dice che è diventato un twunk, ovvero un twink che ha messo su muscoli e si è trasformato in un hunk, un bel fusto. Kee però sta cercando un luogo a cui appartenere. Invece di tornare alle vecchie abitudini, rimorchia un twink, Tate Steven: professionista dell’industria della moda, che lavora molto sulla propria immagine. Questa si rivela essere la miglior decisione che Kee abbia mai preso. E non soltanto perché lo aiuta a riacquistare fiducia nella propria sessualità. 
Con Tate, Kee può parlare delle proprie paure e della confusione che prova, senza sentirsi ridicolo. Tate teme di ingrassare e di invecchiare. Occorrerà del tempo per far funzionare questa relazione tra opposti; entrambi però inizieranno a rendersi conto che vale la pena scendere a compromessi pur di stare insieme. 

Recensione 
Quando leggi il libro di un autore per te sconosciuto e ti entusiasmi come una ragazzina alla prima cotta, sai di aver trovato qualcuno su cui fare affidamento… almeno, nel regno dei sogni in cui l’amore vince su tutto e tutti. Il primo incontro con Renae Kaye, avvenuto qualche anno fa, per noi ha rappresentato questo e altro, con gridolini degni di reginette al ballo della scuola. Leggendo "Innamorato di Jay", siamo state conquistate, senza alcuna resistenza, dalla scrittura di questa talentuosa autrice australiana. Abbiamo amato la sua spontaneità, il suo umorismo frizzante e, soprattutto, quel coraggio per nulla scontato che una persona messa alle strette decide di tirar fuori pur di difendere la persona cha ama. Quindi, dopo Jay e Liam abbiamo letto tutti i suoi lavori tradotti, apprezzandoli sempre e ogni volta un po' di più (Fede ci tiene a menzionare Hank ed Elliot di "The Shearing Gun": amatissimo!!). 
Per questo motivo ci siamo buttate a capofitto in questa nuova storia; non avevamo nemmeno letto la trama prima di decidere, perché in ogni libro Renae Kaye riesce a dar vita a personaggi complessi e differenti tra loro. Difficilmente sappiamo in anticipo con chi avremo a che fare: un twink esplosivo e inarrestabile? L’orso? Un giovane che ama il crossdressing contro ogni stereotipo di genere? Tutto ciò contribuisce ad aumentare il nostro livello di aspettativa. Quindi è stato con il più autentico entusiasmo che abbiamo iniziato a leggere le vicende di Kee e Tate. 

Kee è un ragazzo con un passato recente doloroso che ha stravolto il suo modo di vedersi e di rapportarsi con gli altri. Da giovane e fiducioso twink ha cambiato il proprio aspetto fino a diventare un ragazzo forte e un po' muscoloso, deciso a evitare situazioni potenzialmente pericolose. 
Tate invece è un twink fatto e finito, o almeno è quello che lui si convince di essere con tutte le proprie forze lavorando giorno e notte per mantenere l'immagine di ragazzo magro e carino, anche se questo significa morire praticamente di fame. 

I toni del libro vogliono essere per lo più allegri e, sicuramente, un grande contributo è dato da Jay che, fin dalle prime pagine, grazie alle sue ormai famose esclamazioni di stupore — “Oh mio Dddio!” — e le sue pose da diva (inutile dire che chi non ha ancora conosciuto Jay deve assolutamente provvedere a colmare questa lacuna leggendo il libro a lui dedicato, perché, fidatevi, vi entrerà nel cuore!), strappa più di un sorriso. Sebbene il risultato di tutti i suoi interventi sia quello di renderlo, a volte, una macchietta un po' importuna, le sue bizzarrie sono mitigate dalla presenza solida e concreta di Liam, sempre pronto a riportarlo con i piedi per terra. 

Renae Keye ha una grande dote nel proporre storie in cui la leggerezza delle vicende romantiche si intreccia  con situazioni più delicate e tematiche profonde, come ad esempio l’accettazione di sé, la paura di vedersi respinti dalle persone che più si amano — in particolar modo dalla famiglia — per ciò che si è, l’amicizia disposta a superare pregiudizi e stereotipi, il coraggio di voler affermare la propria identità a dispetto di quello che la società impone. Questi aspetti sono presenti anche in "Non giocare con il mio cuore". 
Tuttavia, in queste pagine non siamo riuscite a percepire totalmente quella magia che ormai associamo a Renae. La storia di Tate e Kee è molto fisica, le scene erotiche abbondano, lasciando più ai margini la parte romantica. Il loro rapporto è un susseguirsi di incontri più o meno focosi, in cui le diverse personalità emergono in superficie ma solo lievemente. Anche il rapporto con gli amici è piuttosto schematizzato, e più di una volta ci ha lasciato con dubbi e domande. Perché per un anno intero gli amici di Kee sono rimasti ai margini della sua vita per poi ricomparire con esuberanza? Perché Tate rimane quasi nell’ombra lasciando che, in alcuni momenti, siano gli amici di Kee a prendere in pugno la situazione?
Dopo aver discusso sulle nostre impressioni, ci siamo rese conto che, spesso, quando si vorrebbe comunicare agli altri un messaggio che si reputa importante è, guarda caso, quello che si ha maggiore difficoltà a esprimere. Magari perché il momento non è adatto, magari perché la situazione non è totalmente nelle nostre corde, magari semplicemente perché ci viene richiesto di esporre qualcosa per cui non siamo ancora pronte. 
Magari l’autrice si è trovata di fronte a un bivio, ha dovuto scegliere tra il desiderio di accontentare le richieste dei lettori e quello che albergava nel suo cuore o, forse, come capita a ogni artista nel corso della sua carriera, la musa ispiratrice si è momentaneamente distratta, lasciandoci un po' orfane di quei meravigliosi sentimenti che le sue opere ci hanno sempre ispirato.
Noi però continuiamo ad amare moltissimo la sua scrittura e non sarà certo una piccola defaillance a farci smettere di amarla, per cui non vediamo l’ora di leggere il suo prossimo lavoro e di innamorarci ancora una volta.

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