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Recensione: "Smitty’s Sheriff - Edizione italiana" (Serie Hope #3) di Cardeno C.

Titolo: Smitty's Sheriff - Edizione italiana
Titolo originale: Smitty's Sheriff 
Serie: Hope #3
Autore: Cardeno C. 
Traduzione: Valentina Chioma
Editore: Triskell Edizioni 
Genere: Contemporaneo 
Pagg.: 130
Data di uscita: 19 febbraio 2020
Prezzo: € 2,99 
Link per l'acquisto: Triskell - Amazon

Sinossi 
L’ex soldato Richard Davis desidera una vita pacifica in una città tranquilla con un compagno permanente. Quando diventa sceriffo di Hope, in Arizona, raggiunge due dei suoi tre obiettivi, ma invece di trovare un partner serio, si innamora di Todd Smitty, che è troppo giovane per impegnarsi e troppo irresponsabile per una relazione stabile. Ma non può trovare l’uomo giusto finché è ossessionato da quello sbagliato, quindi rompe con Todd.
Quando Todd incontra il commilitone della sorella, è lussuria a prima vista. Mette subito gli occhi sull’uomo maturo, esperto, forte e stabile, e più tempo trascorre con lui, più si innamora. Ma dopo tre anni insieme, Richard interrompe tutti i contatti senza nessuna spiegazione.
Quando un obbligo comune costringe Todd a trasferirsi a casa di Richard, il giovane è emozionato all’occasione di guadagnarsi una seconda chance. Ignorare Todd quando viveva dall’altra parte della città era già abbastanza difficile. Riuscirà Richard a resistere alla tentazione ora che è sotto il suo stesso tetto? 

Recensione 
Quando, anni fa, ho letto il primo libro di Cardeno C. pubblicato in Italia è stato amore a prima vista, un vero colpo di fulmine letterario. Da allora lo considero uno dei miei autori del cuore. Certo, alcune storie mi hanno condotto sulle vette più alte del romanticismo mentre altre — molto poche, in verità — mi hanno trasportato sulle rotondità meno elevate delle colline. È questo il caso di Richard e Todd, la cui storia mi ha lasciato in una pianura non proprio soddisfacente. Forse perché non sono riuscita a entrare in perfetta sintonia con i personaggi: lo stoico sceriffo e il giovane spensierato hanno scalato solo in parte le pareti del mio cuore. 

Rich è un uomo autoritario, talmente abituato a tenere sotto controllo ogni aspetto della sua esistenza da rasentare un comportamento ossessivo. Certo, aver dedicato il proprio tempo a servire l’esercito, con tutto ciò che comporta essere un militare, ha la sua pesante influenza sulla vita che uno si ritrova ad affrontare da civile. Ricoprire poi un altro ruolo di comando come quello di sceriffo — seppur nella tranquilla cittadina di Hope, che conta poco più di tremila abitanti — non aiuta a mitigare gli aspetti di un carattere già prediposto al controllo e al comando. 
Todd è l’esatto contrario di Richard. Ultimogenito di una numerosa famiglia, nato da genitori ormai in là con gli anni e dediti a crescere figli più grandi — tra lui e la sorella più vicina ci sono dodici anni di differenza! — Todd è cresciuto, come la maggior parte dei figli minori, praticamente da solo. Non c’è dunque da stupirsi se ciò che più agogna in una relazione, ora che è un giovane uomo, sono quella fermezza e disciplina che non ha trovato da bambino e che, in un contesto diverso, farebbero di lui un perfetto sottomesso. 

Purtroppo non sono stata positivamente colpita da questi due personaggi. "Smitty's Sheriff" non è un romance a tematica bdsm, ed è forse questo il motivo per cui ho avvertito un leggero sbandamento durante la lettura: non mi aspettavo di ritrovarmi di fronte personaggi con palesi caratteristiche dom/sub. 
Richard tende a dominare e ha manie di controllo che spaventerebbero la maggior parte delle persone – io di sicuro sarei scappata a gambe levate da una relazione del genere perché, come ho accennato sopra, i confini all'interno della relazione non sono stati tracciati.
Durante i tre anni di frequentazione, Richard non è stato in grado di confessare a Todd i propri sentimenti, non gli ha mai fatto capire quanto tenesse a lui realmente, mantenendo segreto il loro rapporto, al punto che il giovane – già insicuro di natura — non ha saputo dare un'identità a questa relazione per lui davvero importante. Per lui evidentemente, ma non per lo sceriffo, il quale non ha mai voluto mostrarsi in coppia in pubblico e non gli ha mai confessato di desiderare una relazione monogama, spingendolo di fatto a cercare la compagnia occasionale di altri uomini. 
Todd è un ragazzo con qualche problema di autostima, incapace di credere che un uomo come Richard possa desiderare di avere accanto qualcuno di così “non intelligente” come egli stesso si considera. Però è disposto a fare tutto ciò che è in suo potere per tornare tra le braccia del burbero sceriffo, per eseguire ogni suo ordine e comando. 

Credo non sia questa la storia che mi aspettavo, tutto qui. Per me Cardeno C. rappresenta romanticismo, passione, gioia, evasione dalla realtà. In "Smitty’s Sheriff" il romanticismo ha ceduto il posto al possesso e alla sottomissione; la passione tra i due uomini è innegabile ma non è stata sufficiente a distrarmi dal contesto. 
Non ho apprezzato la profonda gelosia di Rich, né l’insicurezza o la totale condiscendenza di Todd, anche se, è giusto sottolinearlo, per loro funziona. Sono uno il completamento dell’altro, la tessera mancante di un puzzle che può essere portato a termine solo se entrambi gli uomini la inseriranno al posto giusto e insieme. 
Io, invece, spero di poter leggere quanto prima una nuova storia dove il romanticismo di Cardeno C. colmi il mio cuore affamato di amore.

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