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Recensione: "Armi e bagagli" (Serie Cut & Run #1) di Abigail Roux

Titolo: Armi e bagagli
Titolo originale: Cut & Run
Serie: Cut & Run #1
Autrice: Abigail Roux
Trad. di: Emanuela Graziani
Editore: Triskell Edizioni 
Genere: Contemporaneo 
Pagg.: 410

Prezzo ebook: € 4,99 
Prezzo cartaceo: € 13,00 qui
Data di uscita: 24 giugno 2020 
Link per l'acquisto: Triskell - Amazon - Kobo 


Sinossi 
A New York City una serie di omicidi tiene in scacco sia la polizia che l’FBI; il sospetto è che dietro di essi si celi un unico colpevole che manda un messaggio indecifrabile. L’uccisione dei due agenti federali assegnati alle indagini porta il Bureau a raddoppiare gli sforzi per la cattura del killer.
L’agente speciale Ty Grady viene richiamato da un incarico sotto copertura dopo che l’operazione di cui era a capo è stata compromessa. È presuntuoso, intrattabile, e senza ombra di dubbio il migliore in ciò che fa. Ma quando viene affiancato all’agente speciale Zane Garrett, è odio a prima vista. Garrett è il ritratto dell’agente perfetto: serio, misurato, concentrato. Insieme rappresentano il più classico dei cliché: opposti in tutto, poliziotto buono-poliziotto cattivo, la strana coppia. Capiscono all’istante che il loro rapporto sarà un ostacolo maggiore della mancanza di indizi lasciati dal killer. 
Appena prima che inizi la loro missione speciale, l’assassino colpisce ancora, prendendoli di mira. Costretti alla fuga mentre cercano di rintracciare un uomo che ha come obiettivo uccidere chi si mette sulle sue tracce, Grady e Garrett dovranno trovare il modo di lavorare insieme prima di diventare altre due tacche sul coltello del killer. 

Recensione 
Per iniziare a raccontarvi del nostro profondo, immenso, incomparabile amore per la serie Cut & Run, dobbiamo tornare indietro di qualche anno, quando eravamo ancora incerte esploratrici del genere male to male. Come centinaia di lettori, chi prima e chi dopo, anche noi siamo cadute vittime del burbero fascino di Ty e Zane, al punto che qualsiasi romanzo iniziato subito dopo la lettura delle loro puntuali e sistematiche avventure appariva, a confronto, insipido e incolore. Era dura riemergere dal mondo abilmente creato dalla Roux, o lasciarsi alle spalle, sebbene con la promessa di vicende future, lo spessore di personaggi così imperfetti da risultare straordinariamente perfetti. Era quasi impossibile far scemare l'adrenalina che, come un fiume in piena, scorreva rapida e violenta nelle nostre vene, o trovare altrove una passione tanto grande e allo stesso tempo tanto difficile da gestire. Un autore in grado di generare un’empatia così potente nel lettore è un autore che non può essere ignorato: lo si deve scoprire, lo si deve leggere. Ed è per questo che, con le nostre parole, siamo qui a rivolgerci a tutti coloro che ancora NON hanno conosciuto i due agenti dell’FBI più controversi e affascinanti di sempre. Sul serio, non stiamo esagerando! 

Finalmente, grazie alla dedizione e all’impegno di Triskell Edizioni, dopo anni di assenza e con la rinnovata traduzione di Emanuela Graziani, il primo volume della serie,  "Armi e bagagli", è di nuovo disponibile. 
"Perché dovremmo leggerlo?" — direte voi? Bè, i motivi sono molteplici. Per gli amanti del genere thriller, Abigail Roux ha creato una storia mozzafiato, ricca di azione e colpi di scena. Ma la vera punta di diamante sono loro, gli agenti B. Tyler Grady e Zane Z. Garrett — due uomini imponenti al servizio della giustizia. Due uomini agli antipodi per carattere e modi di fare: insolente e sprezzante del pericolo il primo, distaccato e ligio alle regole, fino a rasentare la rigidità, il secondo. 
"Tutto qui?" — domanderete voi? Certo che no! 
Ty e Zane non sarebbero divenuti un'icona del panorama male to male se così fosse. Un intero mondo di segreti, di conflitti interiori si cela dietro il sarcasmo pungente di Ty e dietro la maschera di imperturbabile compostezza di Zane. 
Il loro primo incontro è, in verità, uno scontro tra due personalità dominanti per nulla disposte a cedere terreno: tra di loro nulla è come appare e tutto sarà da scoprire. 

In un crescendo spasmodico di tensione, di ripetuti attentati alle loro vite, di inseguimenti ad alta velocità — Hollywood, fatti più in là! — la relazione burrascosa di Ty e Zane comincia a evolvere e a trasformarsi in un legame intenso, fatto di complicità e comprensione reciproca, per sfociare poi in una passione bruciante che nessuno dei due aveva messo in conto e le cui fiamme sono ormai altissime e impossibili da arginare.

Zane scosse la testa. “Lo senti anche tu?” chiese con voce roca. [...]
Ty lo guardò mentre stava ancora cercando di riprendere fiato, sempre tenendolo a distanza di braccio. “No,” mentì allegramente.
Ben sapendo ciò che voleva dire in realtà, Zane lasciò andare il respiro trattenuto prima di scuotere piano la testa.
“Nemmeno io,” replicò, con voce più decisa di quanto avrebbe voluto.

Ed è con questo scambio, più significativo di quanto si possa credere, che Ty e Zane mettono a nudo le loro emozioni: la necessità costante — che ci accompagnerà a lungo nel loro percorso — di nascondere i sentimenti sempre più forti che li attirano l'uno verso l’altro e di celare al mondo la loro relazione. 
C’è moltissimo in gioco. Il lavoro di una vita, la carriera e, non ultimo, un orientamento sessuale segreto e considerato inconfessabile. Eppure il bisogno, un bisogno crudo che li ha avviluppati nelle sue spire, non si può più ignorare. L’alternativa sarebbe crudele e piuttosto devastante. 
Oh, forse proveranno a tornare alle loro vite — figurarsi se, cocciuti come sono, non cercheranno di negare con ogni fibra della loro essenza il legame che li unisce — ma ormai, forse, è troppo tardi. 

Ty allungò un braccio d’impulso e gli scostò i capelli dalla fronte. Si alzò, si chinò su di lui e vi posò un bacio. “Possiamo ancora prendere armi e bagagli e tagliare la corda,” sussurrò contro la sua pelle calda.
Deglutendo a fatica, Zane rabbrividì, la speranza che si riaccendeva dentro di lui.

Noi, comunque, i bagagli, li abbiamo preparati da tempo — mettiamo il caso che ci chiamino per tagliare insieme la corda — le armi, però, le lasciamo volentieri a loro.
E voi, cosa aspettate a intraprendere questo viaggio entusiasmante?

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