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Scaffale Rainbow #14

Titolo: Le transizioni
Titolo originale: Tiranan sydän 
Autore: Pajtim Statovci
Trad.: Nicola RainĂ²
EditoreSellerio
Collana: Il contesto n. 108
Genere: Narrativa, Lgbtqia Fiction 
Pagg.: 272 
Prima pubblicazione: 20 febbraio 2020
Prezzo cartaceo: € 16,00 
Prezzo ebook: € 9,99 
Link per l'acquisto: Sellerio - Amazon - Kobo

Sinossi 
Un ragazzo che sa diventare una donna: si chiama Bujar, e puĂ² essere una giovane di Sarajevo corteggiata da uomini di ogni etĂ  oppure un affascinante spagnolo che fa innamorare ragazze alle quali non riesce a concedersi. Bujar inventa continuamente se stesso e la propria storia, come un impostore che si appropria dei frammenti che carpisce agli altri, del passato delle persone che ha amato, dei loro nomi, perchĂ© puĂ² scegliere chi vuole essere, il paese da cui proviene, i dettagli della propria esistenza, semplicemente mentre si racconta a un amico o a una sconosciuta, nel resoconto di una vita trascorsa in viaggio e in fuga, dall’Albania all’America, passando per Roma, Madrid, Berlino, Helsinki. PerchĂ©, come dice lui stesso, «nessuno è tenuto a rimanere la persona che è nata, possiamo ricomporci come un nuovo puzzle».
A partire dall’adolescenza poverissima a Tirana, «la discarica d’Europa, il fanalino di coda dell’Europa, la prigione a cielo aperto piĂ¹ grande d’Europa», Bujar narra la sua storia in prima persona. I genitori, la sorella, l’amicizia con Agim, coetaneo e vicino di casa, rifiutato dalla famiglia per il suo orientamento sessuale. Entrambi fuori luogo in un paese devastato, sempre piĂ¹ dipendenti l’uno dall’altro, decidono di lanciarsi verso un futuro che gli appartenga. Vivono per le strade di Tirana, poi sulla costa, fino al viaggio da clandestini in Italia attraverso l’Adriatico. Dall’isolamento e l’umiliazione, dalla vergogna della solitudine, prende forma man mano un diverso Bujar, una creatura nuova che non ha piĂ¹ origine e nazionalitĂ , e che è pronta a sfidare e ad abitare il mondo intero. 

Emozionante riflessione letteraria sull’identitĂ  condotta con una sensibilitĂ  innovativa e spiazzante, scritto con una lingua capace di comprimere in una sola frase la rabbia e il desiderio, la malinconia e il dettaglio piĂ¹ minuto, il romanzo segna il talento di un autore giovanissimo che racconta l’appartenenza e l’esclusione, l’amore e la crudeltĂ  in un libro che come ha scritto The Guardian «sorge dalle ceneri del secolo precedente come una potente fenice». 

Incipit 
Quando penso alla mia morte, il momento in cui succede è sempre lo stesso. Indosso una camicia anonima, abbinata ai pantaloni, di un tessuto leggero, piuttosto comodo. Ăˆ mattina presto e sono felice, provo quella sensazione di gioia e appagamento che mi dĂ  il primo boccone del mio piatto preferito. Ci sono delle persone intorno a me, non le conosco ancora, ma un giorno le conoscerĂ², e sono in un dato luogo, disteso sul mio lettino di ospedale in una camera singola, nessuno vicino a me è in fin di vita, fuori il giorno si sta rimettendo lentamente in piedi come un vecchio afflitto dai reumatismi, sento parole provenienti dalla bocca dei miei cari, poi un contatto sulla mia mano, e il bacio sulla mia guancia è come la casa che mi sono costruito attorno come un santuario. 
Poi uno a uno i miei organi cedono e le funzioni corporee cessano: dal mio cervello non partono piĂ¹ ordini al resto del corpo, la circolazione sanguigna si ferma e il cuore si arresta, spietato e inesorabile, e io semplicemente smetto di esistere. Dove una volta c’era il mio corpo restano solo epidermide e tessuti, e al di sotto liquidi e ossa e organi senza alcun significato. Morire è facile come scivolare per un lieve pendio.

Pajtim Statovci biografia
Pajtim Statovci, nato in Kosovo nel 1990, è cresciuto in Finlandia dove si è trasferito con la famiglia fuggita dalla guerra quando aveva due anni. Il suo romanzo d’esordio, uscito nel 2014 e pubblicato in Italia con il titolo L’ultimo parallelo dell’anima, ha vinto il Premio Helsingin Sanomat. Le transizioni, il suo secondo romanzo, tradotto in molte lingue, ha vinto il Toisinkoinen Literature Prize nel 2016 e nel 2018 gli è stato assegnato l’Helsinki Writer of the Year Award. Nel 2019 è uscito il suo terzo romanzo, Bolla, a cui è stato conferito il prestigioso Finlandia Prize, che consacra l’autore come il piĂ¹ giovane vincitore di ogni tempo. 

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