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Recensione: "Duetto" di Eden Winters

Titolo: Duetto 
Titolo originale: Duet
Autrice: Eden Winters 
Traduzione: Emanuela Cardarelli
Editore: Dreamspinner Press 
Genere: Ghost/Spirits, Historical European, Other Paranormal
Pagg.: 197 
Data di uscita: 21 luglio 2015 
Link per l'acquisto: Dreamspinner Press - Amazon

Sinossi:
I decreti di un conquistatore non possono separare Aillil Callaghan dal suo retaggio scozzese. Indossa con orgoglio il tartan del suo clan – ora proibito – aspettando il giorno in cui diventerà Laird, restaurando così il buon nome della sua famiglia e combattendo per liberare la Scozia dalla tirannia inglese. Un inglese nella sua casa? Un abominio! Eppure, il tutore che suo padre ha assunto per i suoi fratelli può avere qualcosa da insegnare anche all’erede dei Callaghan.
Il violinista e letterato Malcolm Byerly ha lasciato il Kent spinto dalla paura, cercando solo un impiego tranquillo, menti curiose a cui insegnare e un luogo ove mantenere celati i suoi segreti. Non sa che tra i suoi studenti vi sarà anche il fratello maggiore dei ragazzi – un barbaro che odia gli inglesi – e che il suo tartan rosso e verde nasconde un cuore affine. Il comune amore per la musica rompe le barriere tra due mondi.
Il padre di Aillil minaccia il loro amore, ma un pericolo più grande li divide. I due svaniscono nella leggenda.
Due secoli dopo, il violinista Billy Byerly arriva a Castle Callaghan e si sente stranamente a casa. Le leggende parlano di un Laird perduto che infesta il castello in attesa del ritorno del suo amante, ma Billy non crede alle leggende, ai fantasmi, o all’amore che dura oltre la vita.
Il Laird perduto, però, sa cosa gli appartiene.

Recensione
Eden Winters con il suo "Duetto" ci regala la possibilità di sognare, di vivere un'avventura fantastica che si divide tra passato e presente, avvolti dalle magiche atmosfere delle Highlands scozzesi con i loro misteri e la loro musica. 

Ailill Callaghan è un fiero scozzese che ancora non si rassegna al dominio degli inglesi sul suo popolo. Odia il padre perché ha tradito la sua stessa stirpe per arrendersi agli invasori e mantenere la sua posizione di Laird. Perciò, quando rientra dopo un viaggio e trova proprio un odiato Sassenach come tutore dei suoi quattro fratelli, non può credere ai suoi occhi. L'inglese, però, sembra provare un affetto sincero nei riguardi dei suoi allievi e sembra trattare in modo gentile gli scozzesi, lasciando Ailill stupito e sconcertato.  
Malcom Byerly appartiene a una famiglia nobile ma in quanto terzogenito non ha diritti sull'eredità paterna, quindi diventa un tutore, un insegnante per i figli delle famiglie più ricche. Byerly è un violinista provetto e anche Ailill ama sentire e suonare questo strumento, quasi quanto la sua amata cornamusa, simbolo del suo popolo non più libero.
Tra i due scoppiano scintille sin dal primo incontro, ma ben presto capiscono che, invece, sono accomunati dalla stessa passione: la musica. 
Il forte guerriero scozzese vuole imparare a suonare quello strumento e la frequentazione con il dolce insegnante ben presto sfocia in un sentimento forte e pieno di passione. Ailill sa benissimo che sarà obbligato dal padre a sposarsi, ma il futuro Laird non riesce a contenere i sentimenti che prova per Malcom e decide di voler passare la sua vita con lui in ogni modo possibile. 

"Duetto" non è solamente una bellissima e romantica storia d'amore, è anche un affresco storico straordinario grazie al quale l'autrice ci mostra come il fiero popolo scozzese si sia dovuto inchinare dinanzi all'invasione inglese e abbia dovuto abbandonare i propri usi e costumi per uniformarli a quelli dei conquistatori. È lo stesso Malcom che, con molto rimpianto, dice a uno stupito Ailill che è assurdo dimenticare centinaia di anni di storia e usanze, come il suono della cornamusa,  l'uso del kilt, la lingua e la religione druida. 
"Duetto" è un libro che mi ha affascinato e mi ha fatto sognare non solo per l'ambientazione — la Scozia e le Highlands sono bellissime e descritte alla perfezione —, ma anche per la fierezza dei personaggi e per il messaggio che l'autrice ci ha voluto, a mio avviso, trasmettere: l'amore vero, l'amore disinteressato ed eterno può, forse, non vincere subito, ma se è unico e assoluto, come quello delle fiabe, riesce a oltrepassare il tempo e lo spazio per rivelarsi.
Ailill e Malcom provano questo amore uno per l'altro e, superando molte difficoltà, riusciranno a viverlo senza avere più paura e correre nessun rischio.
Sarà la voce del violino, da loro tanto amato, a unirli per l'eternità, un suono che incanta anche il lettore, trasportandolo, grazie alla magia dei druidi, dalla verde Scozia del settecento ai giorni nostri per assistere al ricongiungersi di Malcom e Ailill. 

Eden Winters ha tratteggiato dei personaggi indimenticabili: i due protagonisti ma anche i fratelli Callaghan, che accompagneranno i due amanti nella loro storia, e tutti i Laird della famiglia che incontreremo e che faranno avvicinare i due amanti nel corso dei secoli. 
Un libro che, a mio parere, va assolutamente letto, che emoziona e fa versare qualche lacrimuccia, ma che ci fa anche sospirare grazie a un finale perfetto e a un amore eterno. 

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2 Commenti

  1. Complimenti a Barbara per la recensione, davvero bella!❤️
    Non amo lo storico ma questa recensione me ne ha fatto venire voglia!

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    1. Grazie Rita, gentilissima. Questo è veramente bello, pieno di magia, leggilo non te ne pentirai!

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