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Recensione "Stormhaven" (Serie Whyborne & Griffin #3) di Jordan L. Hawk

Titolo: Stormhaven
Titolo originale: Stormhaven
Serie: Whyborne & Griffin #3
Autrice: Jordan L. Hawk 
Trad.: Victor Millais 
Editore: Triskell Edizioni 
Genere: Horror/Fantasy, Storico, Investigativo
Pagg.: 282 
Prezzo: € 4,99
Data di uscita: 28 gennaio 2019
Link per l'acquistoTriskell Edizioni - Amazon

Sinossi 
Gli eventi misteriosi non sono una novità per il solitario studioso Percival Endicott Whyborne, ma trovare uno dei suoi colleghi che urla per strada chiedendo aiuto è piuttosto insolito. Allan Tambling afferma di non ricordare cosa gli sia successo nelle ore precedenti, ma qualcuno ha assassinato suo zio e Allan è coperto di sangue.

L’amante di Whyborne, l’affascinante ex-Pinkerton e detective Griffin Flaherty, acconsente a dimostrare l’innocenza di Allan. Ma quando il giovane viene dichiarato pazzo e rinchiuso nel manicomio di Stormhaven, Griffin è costretto a rivivere gli orribili ricordi della sua reclusione in un istituto psichiatrico.

Insieme alla loro amica Christine, i due uomini si addentrano sempre più a fondo in un’oscura ragnatela di cospirazioni, magie e omicidi. Il loro unico indizio è un artefatto scomparso che ritrae un dio sconosciuto. Chi l’ha rubato, e perché Allan non ricorda cosa sia successo? E qual è la verità dietro ai terribili esperimenti condotti all’inquietante terzo piano di Stormhaven? 

Ci vorranno tutti gli incantesimi di Whyborne e tutta la temerarietà di Griffin per fermare gli assassini e salvare Allan. Prima, però, dovranno sopravvivere a una sfida ancora più grande: una visita della famiglia di Griffin. 

Recensione 
Ival e Griffin sono tornati. Più uniti, forti e… come sempre in pericolo!
In questo terzo volume della serie Whyborne & Griffin, tutto inizia da una semplice passeggiata per ammirare la novità delle luci elettriche che si conclude con l'invischiamento in un omicidio commesso, presumibilmente, da un collega di Whyborne. Insomma, i due credevano di poter vivere una vita tranquilla dopo le avventure di Treshold? Impossibile.

‹‹Maledizione,›› mormorai. ‹‹Lo sapevo che non saremmo mai dovuti andare a guardare quelle maledette luci elettriche.››

Stormhaven, da qui il titolo del libro, è un antico manicomio posto su un’isola, un luogo di sofferenza e orripilanti cure rivolte ai “pazzi” e a “uomini deviati”. 
Griffin lo sa bene, a causa del suo ingiustificato internamento che ancora gli procura incubi e sofferenze. Tutto ciò che vorrebbe fare è stare il più lontano possibile da un luogo simile e dai suoi ricordi. Ma quando il fratello del presunto assassino — il quale è stato trovato con le mani sporche di sangue e rinchiuso in manicomio perché non ricorda nulla — implora Whyborne di chiedere al suo amico Flaherty di indagare sull’omicidio, il buon cuore di Griffin e il suo senso della giustizia gli impediscono di dire di no. 

Questo volume si concentra molto sulla vita di Griffin: una scelta narrativa che mi ha reso felicissima. Per via del nuovo caso, infatti, si trova costretto a ripercorre i momenti più bui del suo passato. Varcare la soglia di un manicomio, osservare infermieri malmenare i pazzi o persone ritenute tali e, soprattutto, rivedere l’uomo che ha dichiarato la sua pazzia, non è affatto facile. Il dolore, la sofferenza, la rabbia, tutto torno a galla e tutto ciò che Whyborne può fare per confortarlo è dimostrargli il suo amore.

‹‹Sono… sono qui,›› dissi, sentendomi più inutile di quanto non mi fossi mai sentito in vita mia. Si girò verso di me, premendo il viso contro la mia spalla, così lo presi tra le braccia. Volevo stringerlo gentilmente, ma quando domandò: ‹‹Come riesci a toccarmi?›› con voce bassa e roca, mi aggrappai a lui con tutta la mia forza.
‹‹Perché ti amo,›› sussurrai contro i suoi capelli. Lui rabbrividì e si strinse ancora più forte a me, e io lo tenni stretto mentre piangeva sulla mia giacca.

Potete capire quanto io, che adoro questa coppia con tutta me stessa, mi sia sentita triste e anche arrabbiata per Griffin tutte le volte in cui ha confidato al proprio amato che non merita il suo amore, per ciò che ha fatto e vissuto. I suoi dubbi, i ricordi, il dolore, il suo modo di stringere Whyborne come se fosse la sua ancora di salvezza nonché nuove scoperte sul suo internamento non hanno fatto altro che farmi amare il suo personaggio ancora di più. Mi sono sentita così angosciata per lui, soprattutto quando si sono scoperti nuovi orrori del suo passato: l’ho sentito così vicino come se fosse reale e avrei voluto stringerlo come fa il suo Ival. 
È proprio questa la capacità di Jordan L. Hawk: far sentire i lettori parte del libro, coinvolgerli in maniera tale da far sembrare personaggi e luoghi di fantasia reali. 

Non voglio raccontarvi troppo sull’indagine perché, credetemi, vi sorprenderà capitolo dopo capitolo, e non voglio anticiparvi nulla! Pagina dopo pagina, mi chiedevo quali fossero le risposte al nuovo mistero; cercavo di trovare una soluzione come se avessi davvero preso parte alle indagini, e mi preoccupavo per Whyborne come se fosse un mio caro amico. 
Qual è l'attinenza con il mare? Perché proprio un manicomio? Cosa significano le voci che sente Whyborne? Cosa vuole, da Widdershins, la nuova entità soprannaturale? 
Sì, questa volta a essere in pericolo è Whyborne… e nonostante lui lo sappia, o quantomeno lo immagini, tiene per sé quegli strani sogni che lo avvicinano fin troppo a ciò da cui stanno cercando di salvare Stormhaven e non solo. 

‹‹Shh, shh, andrà tutto bene, mio caro.››
‹‹So provando a mandarlo via.›› Sbattei le palpebre sul tempio. ‹‹Dio, Griffin, guardalo!››
‹‹Non è reale. Non farci caso. Concentrati su di me, Ival.››
Sentii una fitta di dolore alla testa, come se qualcosa di enorme premesse contro le pareti del mio cranio.

C’è anche altro, però, a disturbare la tranquillità di Whyborne e Griffin: l’arrivo dei genitori di quest’ultimo. 
I Kerr arrivano a Whiddershins dal Kansas per far visita al loro figlio, e portano Ruth, una cugina di Griffin. Per quale motivo? Beh, la risposta è piuttosto semplice: sembra essere proprio una buona moglie per il loro figlio, che, ovviamente e nonostante non ne sia del tutto contento, è intenzionato a nascondere la sua relazione con Ival in ogni modo possibile.
Devo dire che, a differenza di Christine ‒ una donna sempre pronta a combattere contro una società di menti incredibilmente chiuse ‒, io lo capisco. Lo sappiamo bene, all’epoca ‒ quando l’illuminazione elettrica stava iniziando a sostituire lentamente quella a gas, provocando grande sconcerto in Whyborne ‒ gli omosessuali venivano arrestati o rinchiusi nei manicomi. I Kerr, inoltre, hanno preso Griffin da un treno dell’orfanotrofio, lo hanno amato e salvato dal manicomio dandogli una seconda possibilità anche dopo aver scoperto le sue "tendenze". Griffin non vuole, non può deludere di nuovo i suoi genitori. Vuole essere all’altezza delle loro aspettative dopo tutto quello che hanno fatto per lui. Vogliamo davvero dargli torto? Certo, a soffrirne è Whyborne, costretto a fingersi solo un amico, a nascondere le sue cose nella casa che condivide con l’uomo che ama, a farsi accompagnare da Christine e a rispondere a domande imbarazzanti su un matrimonio che, ovviamente, non avverrà mai. 
Griffin finge che Whyborne sia solo un amico eppure vuole condividere con lui tutto ciò che fa con la famiglia. Che sia una cena o una gita in un parco, Whyborne è sempre con loro, perché Flaherty lo ama, lo vuole nella propria vita, così come vuole che ne facciano parte anche i propri genitori. 
Ciò, però, mette anche in risalto quanto siano diversi e, soprattutto, rende Whyborne ancora più insicuro. 

Cosa c’era di sbagliato in me? Persino un’occhiata superficiale verso la folla festante alle mie spalle rivelò che nessun altro era infastidito da tutto quel chiasso, e che qualcuno ne era addirittura felice. […] Avrei preferito essere a casa, rannicchiato in poltrona a leggere un libro o a coccolare Saul. Era evidente che Griffin invece si stava divertendo.

Insieme a inspiegabili avvenimenti, strani esperimenti, voci misteriose, incubi e sogni incomprensibili, Stormhaven ci regala molti momenti intimi, sensuali e anche dolci e romantici tra Ival e Griffin. 

‹‹Sei a casa. Sei al sicuro. Nessuno ti farà del male, né ti manderà via.››
‹‹Casa?››
‹‹Sì, Griffin.››
‹‹Whyborne?››
Non mi aspettavo che mi riconoscesse così in fretta. Di solito quand’era colto da uno dei suoi attacchi gli ci voleva del tempo per riuscire a capire dove si trovava. ‹‹Sì.›› Gli diedi un bacio sui capelli. ‹‹Sono io. Il tuo Ival.›› […]
‹‹Mi dispiace,›› sussurrò. ‹‹Credevo di essere migliorato. Non avevo attacchi da settimane fino a quando questo maledetto caso…››
‹‹Lo so.›› Lo strinsi più forte. ‹‹Capisco.››
‹‹Non dovresti. Non dovresti sopportare tutto questo.››
‹‹Shh.›› Lo baciai di nuovo. ‹‹Sono qui perché lo voglio. Perché ti amo come sei, oggi, in questo preciso istante.››

In ogni parola si nota quanto il rapporto tra Ival e Griffin si stia evolvendo, rafforzando. Nonostante tutto quello che sono costretti ad affrontare, restano uniti, pronti ad aiutarsi, a essere l’uno il protettore e l’ancora di salvezza dell’altro. Possono nascondersi pericolosi mostri dietro l’angolo, fanatici maniaci del potere che desiderano la distruzione del mondo intero, ma il loro amore sarà sempre più forte di qualsiasi pericolo che incombe sulle loro vite. 

Griffin si fece più vicino e mi prese le mani tra le sue. ‹‹Magari non posso portarti a ballare, o venire a consegnarti un mazzo di fiori in ufficio, o prendere una carrozza per un romantico giro del parco, ma almeno questo posso farlo,›› disse. ‹‹Darti qualcosa da portare con te, così potrai sempre ricordare quanto ti amo.››

Insomma, volume dopo volume la serie Griffin & Whyborne non smette di essere affascinante e coinvolgente, di avere un caso intrigante che stuzzica l’interesse del lettore e il desiderio di scoprire i colpevoli, il motivo per cui avvengono cose strane e perché Whyborne finisce sempre per restarne coinvolto! 
Quale sarà il caso da risolvere nel quarto volume? Chi sarà il nuovo nemico e da quali pericoli dovranno difendersi Ival e Griffin? 
So che il terzo volume è appena uscito ma... non vedo l’ora di leggere il prossimo! 

Volumi della serie Whyborne & Griffin attualmente pubblicati in Italia
Widdershins (Serie Whyborne & Griffin #1): recensione - clicca qui
Threshold (Serie Whyborne & Griffin #2): clicca qui 

La nostra intervista a Jordan L. Hawk: clicca qui

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