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Recensione: "Il cielo protegga gli innocenti" (Serie Henry Rios #1) di Michael Nava

Titolo: Il cielo protegga gli innocenti
Titolo originale: The Little Death
Serie: Henry Rios #1
Autore: Michael Nava
Trad.: Micol Cerato
Editore: Triskell Edizioni 
Genere: Mystery/Crime/Noir Lgbt
Pagg.: 271
Prezzo ebook: € 3,99 
Prezzo cartaceo: € 12,00
Data di uscita: 12 novembre 2021
Link per l'acquisto: Triskell - Amazon - Kobo 

Sinossi 
Ci sono casi capaci di deviare una carriera e incontri che cambiano la vita. Henry Rios – giovane avvocato talentuoso e idealista deciso a vivere allo scoperto nella California degli anni Ottanta – ne ha conferma durante il suo primo incontro con Hugh Paris, un affascinante ex tossico arrestato per possesso di droga proprio quando si era ripromesso di restare pulito. Hugh gli racconta una storia improbabile di violenze e lontani omicidi avvenuti nel cuore della sua facoltosa famiglia. Rios è scettico, ma la scintilla dell’attrazione erotica accende tra loro un’avventura ossessiva che si conclude solo quando il corpo senza vita di Hugh viene ritrovato con un ago nel braccio nel campus della grande università privata fondata dal suo trisnonno. Rios si rifiuta di credere a un’overdose accidentale e, deciso a dimostrare il suo omicidio, comincia una crociata che finirà per portare alla luce segreti molto più torbidi dell’identità dell’assassino del suo amante.

Nel primo romanzo di una serie che ha segnato il gay noir americano, vincitrice di numerosi Lambda Awards, Michael Nava racconta una vicenda intricata e dolorosa, dove fino all’ultimo niente è quello che sembra, e comincia l’affresco potente di un periodo che, nel bene e nel male, ha cambiato l’orizzonte della comunità gay americana. 

Recensione
"Il cielo protegga gli innocenti" di Michael Nava è stata una stupenda sorpresa. Sapevo già che questo primo volume della serie Henry Rios aveva ottenuto molti premi e riconoscimenti, ma mai mi sarei aspettata di dover affrontare, durante la lettura, un impatto e uno sconvolgimento emotivo davvero intenso e significativo. 

Tradotto con grazia commovente, indiscussa maestria e straordinaria sensibilità da Micol Cerato, sempre splendidamente in bilico tra struggimento e speranza, "Il cielo protegga gli innocenti" ci riporta negli anni '80, nell'atmosfera frenetica e sognante della California di allora, quando la scalata alle vette del successo e il trionfo dell'apparire sull'essere cominciavano a rendere sempre più evidente il divario fra le classi sociali. 
Il protagonista, Henry Rios, è figlio di questa America. Nato da genitori latini di classe operaia è riuscito a diventare avvocato solamente grazie alla propria intelligenza e alla necessità di staccarsi dalla famiglia di origine. Invece di affannarsi nella corsa al riscatto e al successo, però, sceglie di seguire gli ideali in cui crede, cercando in tutti i modi di aiutare chi non può permettersi la verità

Henry Rios può essere considerato un eroe di altri tempi, forse anche un cavaliere che cerca di difendere i principi di lealtà, dovere e giustizia, lontani anni luce dalla realtà che lo circonda. Quando incontra Hugh Parris, tanto diverso ma allo stesso tempo tanto simile a lui, non riesce e non può voltargli le spalle, anche se questa decisione potrebbe costargli la vita. Inizia quindi a indagare, a scavare, a sforzarsi di portare alla luce la verità, tentando di trovare risposte a domande mute, che coinvolgono luoghi e persone insospettabili.

Ho amato moltissimo questo libro, che è stato costruito con attenzione maniacale. Tutti i personaggi sono imperfetti, profondi e coinvolgenti, dai protagonisti fino alla più piccola comparsa. 
È anche lampante la conoscenza preziosa e diretta dell'autore sia della materia legale, sia del periodo storico in cui il libro è ambientato; ed è proprio la cura, questa cura, del particolare a regalare alla fine una visione d'insieme che ti fa rabbrividire, emozionare e ti spezza il cuore. 

Henry è in piena crisi lavorativa, quando conosce il dolce e triste Hugh. Grazie a lui si rende conto che vivere non significa soltanto dedicare il proprio tempo e tutto sé stesso al lavoro — la solitudine che prova da sempre è lì e lo sta consumando da dentro, pezzo dopo pezzo. L'unica prospettiva di salvezza deriva dalla possibilità di aggrapparsi a quell'ideale di giustizia, che tuttavia sembra avergli voltato le spalle. 
Dopo la perdita del giovane amante, il suo senso di giustezza e di attaccamento alla verità si ridesta dal torpore in cui era scivolato: Henry desidera ardentemente dare un volto all'uomo che ha tolto la vita a un altro uomo, e a lui il sogno di essere felice.

Il romanzo è pervaso da un senso di cupa malinconia; ed è quasi tangibile la sensazione che niente possa essere salvato — per quanto ci si ostini a lottare e a cercare di cambiare le cose, la realtà rimane immutata. Michael Nava mette a nudo l'anima dei suoi personaggi, raggiungendo un'autentica intimità con il lettore che taglia il cuore in due.

Consiglio questo primo volume su Henry Rios a coloro che amano il noir, i personaggi misteriosi e complessi, e ai lettori che non pretendono il lieto fine.

Una nota finale non di poco conto: il titolo del romanzo. I titoli possono essere molto efficaci e potenti e questo, "Il cielo protegga gli innocenti", riesce a esserlo — riesce a trasmettere tutte le gradazioni, le ombre, le allusioni di una storia cupa, struggente e sì, per fortuna, altrettanto potente. 



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