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Recensione "Amor Eretico: in vita omnis finis novum principium est" di Cathlin B.

Titolo: Amor Eretico: in vita omnis finis novum principium est
Autrice: Cathlin B.
Editore: Self-Publishing
Genere: Storico
Pagg. 53
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Sinossi
Anno Domini 1037.
Un giovane monaco in viaggio verso Roma. Un cavaliere sulla via per Vercelli, sua città natale. Il loro incontro sembra voluto dal destino, ma c'è qualcuno che li osserva ed è pronto per giudicarli. Sulle Alpi dell'XI secolo qualcosa sta nascendo, qualcosa di proibito. Quando essere scoperti vuol dire rischiare tutto, come può un amore eretico sopravvivere?


Recensione
Anno del Signore 1037. 
È questo il periodo dell'Alto Medioevo in cui hanno luogo gli eventi della novella "Amor Eretico" di Cathlin B. 
Anni difficili, in cui tutto ruotava intorno alla parola del Papa e dei Vescovi, che esercitavano un ruolo politco vero e proprio, e in cui amare una persona dello stesso sesso era considerato un peccato gravissimo, se non tra i peggiori.
È in questo clima cupo e pesante che si consuma la storia di Dustan, ultimo figlio di un conte, obbligato a prendere i voti in quanto colpevole di essere troppo bello, di attirare su di sé troppi sguardi lascivi, e di goderne. 
Il padre, così, facendo una generosa offerta a un monastero, dona il figlio a Dio, sperando che preghiera e penitenza lo allontanino dalle tentazioni del Demonio. 

Il Medioevo è il periodo storico che più mi affascina, quindi, ho letto con grande piacere la novella di Cathlin B., che ha reso bene il clima di paura e l'oscurantismo operato dalla religione. 
"Amor Eretico" è la storia di un ragazzo che vorrebbe solamente vivere l'amore ma che non può, perché farlo significherebbe andare contro la parola di Dio e disonorare tutta la sua famiglia. 

Con una prosa asciutta ed espressiva Cathlin è riuscita a trasportarmi in un'epoca lontana, mi ha fatto vivere il terrore e il senso di colpa che patiscono i due protagonisti, e sentire l'odio che i ferventi religiosi nutrivano verso chi era diverso. Ma, allo stesso modo, mi ha fatto percepire il tenero amore che nasce tra due uomini e che, anche tra mille divieti, lega due anime affini.  

Un libro che consiglio di leggere per conoscere la storia di Dustan e Vittore, e per rendersi conto, purtroppo, di un'amara verità: sotto certi aspetti, non molto è cambiato dall'anno 1000. 



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